Apocalypse World: come si gioca, secondo l'autore

Ma anche in quel caso, si inquadra e si conclude :slight_smile:
Questo perché senza ci sia la situazione a piazzare dei personaggi in un luogo e tempo dell’ambientazione, non può avvenire la narrazione.

Anche io non riesco a trovare esempi, perché non ce ne sono: è un controsenso. Non puoi narrare senza inquadrare in qualche modo. Può essere morbido o netto, ma devi inquadrare una situazione.

Tornando all’argomento iniziale: Sono convinto che Baker abbia fatto questa scelta in maniera conscia, ma è chiaro che non vuole che il manuale distribuisca le autorità narrazionali al tavolo, e che se la smenino i giocatori. Questa è una legittima scelta, ma il murk che dice Moreno l’ho sperimentato, e bisogna abituarsi a evitarlo, a trovare le proprie procedure affinché non avvenga.

Cerco di andare più sul concreto. Con nuovi giocatori, sia con DW che con AW, mi trovo sempre ad avere un periodo di un paio di sessioni dove ci si abitua: chi narra gli esiti? come si inquadrano le situazioni? come si comunica cosa si sta facendo? e poi di solito troviamo l’intesa. E tende a essere diverso da gruppo a gruppo. Non lo considero un effetto necessariamente negativo.

Non ho letto la discussione originale, ma mi sembra d’uopo intervenire dicendo che io Apocalypse World e Dungeon World non li gioco con un framing specifico delle scene. Non c’è scritto, non lo faccio, punto. Se ha senso che passi del tempo e/o si cambi luogo rapidamente, è semplicemente una mossa. “Questi giorni di riposo vanno che è una bellezza. Che cosa fai?” - “Il viaggio fino al Dungeon è tranquillo, che cosa fai?” ecc. Sto fornendo un’opportunità senza alcun costo. Se mi rispondono “niente” e mi guardano per sapere cosa succede, continuo con le mosse. “Arrivato alla porta del Dungeon, noti su di essa rune minacciose che brillano di luce purpurea. Che cosa faI?” Lo stesso discorso se passo da un giocatore all’altro qualora siano separati; rimbalzo tra i giocatori facendogli mosse addosso con la stessa frequenza e modalità che userei se fossero tutti sempre presenti. Ma non faccio framing della scena come lo farei in Burning Wheel.

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Però potresti farlo.
Potresti gestirle anche come in Avventure in Primaserata o come in Esoterroristi.
Il manuale non dice nulla a riguardo.
Ed è questo il punto del thread: per scelta Baker non ha definito come vanno inquadrate le scene nel gioco né di chi sia l’autorità nel gestire esattamente apertura e chiusura delle scene; non lo ha fatto consapevolmente, ovviamente: perché non è importante dal suo punto di vista.
Il suo discorso è semplice: fate come preferite perché non è il fulcro del gioco. Baker, by design, sceglie di non mettere regole o procedure lasciando che sia ogni tavolo a decidere come meglio preferisce, in base a gusti e usanze.
Perché qualunque sia il metodo scelto, in ogni caso il gioco funzionerà come vuole lui, nelle cose che a lui interessa che siano chiare e fisse.

Poi quando un paio di persone al tavolo vogliono esplorare la terza caverna di SottoGrotta Celata la Grande, dove non hai preparato nulla di nulla e gli altri compreso te mugugnano per 1 ora al tavolo…il gioco funziona alla grande…

…a questo punto , siccome ti danno “un’occasione su un piatto d’argento” e ti guardano per sapere cosa accade tu… fai una mossa (morbida? dura?) … … e cambi contesto di gioco.

Qualcuno che ha il coraggio di sostenere che non stai facendo framing?

Il Genio di Baker (perché sono il primo a dire che questa cosa è geniale e che Apocalisse mi piace un casino) sta nel fatto che ha nacosto l’Autorità nel Flusso di Gioco, le ha impacchettate nelle Mosse, tra l’altro potendo in questo modo cambiare il depositario dell’Autorità durante la conversazione a seconda della Mossa che si attiva.

EDIT. Aggiungo. Ma dire che il gioco non ha Autorità è Utopia e Ideologia, dire che il Flusso le può sostituire è mentire

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Eh?
Sai che non ho capito a chi o cosa ti riferisci con questo commento?
Esattamente questo cosa ha a che fare con tutto il resto del thread?

Il gioco - da regolamento - non assegna autorità su certe cose in maniera ben definita.
Serve che ci sia qualcuno che abbia l’autorità per chiudere una scena? Certo. È sempre il GM che lo deve fare? Secondo il regolamento la risposta è ‘fate come vi pare’.
Quindi davvero non capisco il tuo intervento. Nessuno sta dicendo che ‘si tirano i dadi per decidere se chiudere o no una scena’.

Lo scopo del thread è quello di riportare esattamente il pensiero dell’autore su un argomento dove - in altri thread - sono state dette cose inesatte.
Baker non assegna l’autorità di certe scelte né ti dice come - se- quando - perché chiudere una scena o chi lo deve fare.
Perché non è importante per il funzionamento del gioco.
Lascia quindi questa decisione al tavolo che troverà una soluzione che più pensa sia calzante per il suo stile di gioco e l’esperienza che vuole avere.

Sostenere il contrario - e cioè che da qualche parte nel regolamento c’è scritto - o insistere dicendo che ‘è sottinteso che AW si debba giocare in un modo X’ sono tutte affermazioni false e inesatte.

Questo, e solo questo, era lo scopo del thread.

Ps occhio che mi sa che hai un’impostazione rotta nella tastiera, perché continua a metterti Maiuscole A Caso sulle parole :grimacing:

Bene.
Abbiamo fatto un passo avanti nella discussione.

Preso atto delle dichiarazioni libertarie dell’Autore (che peraltro in moltissimi conoscevano già e che non sono normative per nulla)

Abbiamo stabilito che un’Autorità (capital letter) di framing esiste sempre anche in AW (e DW)

Dobbiamo stabilire chi ha questa Autorità (capital letter) per il testo del manuale di gioco.

Non lo dice mai esplicitamente.

Bene. Eppure qualcosa dice e qualcuno c’è, ci deve essere, lo abbiamo appena stabilito.

Vediamo, vediamo un po’…dove si sarà nascosto…con tutte ste mosse…dure, morbide, come il torrone…vediamo, dove sarà…

Qualche idea?

“Facciamo come ci pare l’ha detto Baker!”
Uhm…come pare a chi?. Perché magari io che masterizzo non sono d’accordo con il Giocatore sulla destra, che non è d’accordo con quello alla sinistra, il quale però non è affatto d’accordo con me.

Come nella scena alla caverna che hai descritto nel thread “scene troppo lunghe”.
Dove non si sa bene quale regola, quale Mossa, quale contenuto di fiction sarebbe il più corretto.

“Ma siamo tutti amici! Fra noi il Contratto Sociale (capital letter) è forte e solido, un accordo lo troviamo sempre! È più importante il tipo di fiction che si crea e l’aspettativa sulla fiction” che hanno i partecipanti!

Giààà… infatti non ci sono in giro per la rete racconti di giocatori (soprattutto), ma anche master, scontenti del contenuto della fiction creata, che contestano chiamate del master proprio nel contenuto di gioco.
Leggi infatti cose ridicole come “non potevi dichiarare che l’orco mi sbatteva a terra di fronte a lady Figa, è contro i Principi! (capital letter) Non sei fan dei personaggi! E poi l’hai fatto perché non potessi togliere la maschera al Drugo! E anche questo è contro i Principi (capital letter) perché non lo stai guardando attraverso un mirino e non stai giocando per scoprire cosa accadrà”.

Ovvero la gente non contesta più l’Autorità (capital letter) di dire qualcosa in base ad una ripartizione astratta da regole (cosa che sarebbe ben difficile), contesta a questo punto direttamente quello che un altro ha detto, cioè il contenuto estetico di gioco, la cui “giustezza” per loro dipende tra l’altro 9 volte su 10 dal fatto che si siano sentiti o meno sboroni e vincenti, che abbiano escapisticamente vissuto il loro onanismo preferito (esattamente il tipo di esperienza che si vive con un sistema di gioco tradizionale).

“Il tavolo di gioco allora! I partecipanti insieme come una Comune!, a Votazione

E se siamo pari al tavolo?

"Uhm…Ce lo dicono le mosse volta per volta!

E qui, a mio giudizio, siamo arrivati al punto. Che è da approfondire.

Vorrei continuare. Perché prendere l’Apocalisse così, sulla base di quelle dichiarazioni di Baker, io credo fermamente (ma è il mio pensiero) conduca ad un gioco “regressivo”, sostanzialmente affine a quello prodotto dai sistemi tradizionali , a prescindere da qualunque cosa si pensi dei sistemi tradizionali (e io ne penso molto molto male), conduca cioè, nella più classica delle eterogenesi dei fini, nella stragrande maggioranza dei casi concreti a rendere il master (no capital letter) un Master (capital letter), cioè padrone vero ed unico del gioco, tutto il contrario di quello che Baker afferma come spirito ed intento di uguaglianza.

Guarda, al netto di tutto mi sento di ringraziarti e di ringraziare la Locanda che ci ospita, siamo arrivati ad un buon punto.
Credo che aprirò un thread appena riesco

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Questo è fare framing. Perchè dici che non lo stai facendo?
comuncio a pensare che forse, ci stiamo perdendo sul significato delle parole e non guardiamo alla sostanza. questo forse è perchè non facciamo esempi concreti.

Amen fratello! :laughing:

Scusate se mi autocito, ma credo di non poter aggiungere altro di cosa ho già espresso nell’altro post che che quì, da @Matteo_Sciutteri non è stato riportato.

Quindi, Baker potrà dire che non c’è autorità in AW, ma che ci deve essere semplicemente un consenso al tavolo (e per dio sì deve essere così) e come ottiniamo il consenso?
Con i Principi (P maiuscolo perchè sono una regola fondamentale del manuale di AW) che guidano l’MC. Ovvero, da una grande Autorità e potere all’MC tramite le mosse e poi lo autodisciplina dicendogli di non fare lo stronzo, di usare i suoi poteri per rovinare il gioco agli altri, di non attaccarsi ai suoi PNG, di non prenarrare e a volte di rifiutarsi di prendere decisioni, di fare mosse morbide e poi mosse dure se c’è la famosa occasione d’oro. Da garanzie al tavolo che…il gioco sarà pulito.

Se usi le mosse, se passi da un giocatore all’altro con domande e spostando lo spotlight, se dai ritmo alla scena dilantando, zoommando in spazio ed in tempo, se descrivi il mondo e come esso reagisce, se chiudi la scena con una mossa dura (vede il mio esempio sopra)… mi spiegate come fate a dire che l’MC non fa framing?
Mi fareste un esempio concreto in cui non lo avete fatto in gioco? un flusso di coscienza continuo in cui magari sono i giocatori ad aprire chiudere le scene in spazio e temo?
Sarà capitato a tutti che il giocatore chieda cosa vuole fare.
Es:“Cartoon vuole andare a parlare con Neve per chiarire la questione della terreno occupato”). Ma poi è l’MC che dovrà aprire la scena.
**“Ottimo!, sei davanti a Neve che ti guarda con timore e guarda nervosamente la tua porta alle spalle”*. Oppure avrei potuto aprire così:
“Ok. Stai andando da Neve e quando arrivi alla sua baracca 2 guardie del corpo fuori dalla porta di bloccano:‘tu che vuoi da Neve?’'”,
Avrei potuto aprire in mille modi diversi e addirittura fatto capitare cose in mezzo senza arrivare da Neve… chi ce l’ha questo potere, l’MC o il giocatore?

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Secondo me tu hai sempre giocato con gente stronza, se questa è la tua esperienza diretta (e se non è la tua esperienza diretta ma “per sentito dire”, allora ha poca valenza).

Non mi mettere in bocca cosa che non ho detto, please.
In quel thread io ho ripetuto mille volte che sapevo benissimo che avrei potuto chiudere la scena e come potevo farlo.
Ma ho anche spiegato perché ho deciso di non farlo e ho chiesto pareri e idee su come gestire una situazione in cui si decide di agire in quel modo.

Tu, giustamente, puoi avere il tuo parere come tutti. E mi pare di averlo ribadito in ogni singolo commento in questo thread.
Il punto è che qual è il tuo parere (o il mio, o quello di chiunque altro) non è il focus del thread. Il focus del thread è “ma Baker come ha detto che secondo lui va giocato AW?”.
E, nello specifico “ma Baker ci ha detto da qualche parte come gestire le scene?” e la risposta è stata “no, non ce lo ha detto perché secondo la filosofia che lui ha usato per scrivere il suo gioco, non è importante e quindi ha lasciato a tutti noi una scelta”.

E quindi ci saranno tavoli come il tuo dove l’autorità è ben stabilita e chiara, altri tavoli in cui sarà più fluida in base alle situazioni.
Per esempio, nulla ti vieta di dichiarare un obiettivo all’inizio di ogni scena (o meglio, di chiederlo ai giocatori) e chiudere brutalmente la scena raggiunto quell’obiettivo - un po’ come si giocano i colpi in Blades (lì, però, è esplicitato nel manuale).
Ma nessuno ti vieta neppure di farlo a volte e a volte no in base a cosa sta succedendo e alla fase del gioco in cui ci si trova.
Qualunque sia la scelta - secondo Baker - il gioco funziona comunque perché non è incentrato su quello.

Poi, ovviamente, puoi non essere d’accordo con Baker stesso ma torniamo al punto in cui andare a dire a un autore come secondo lui stia dicendo una cosa sbagliata sul suo gioco a me, onestamente, pare assurdo.
Davvero eh, suona tantissimo come “non sono il designer, ma…”.

Nessuno sta dicendo che non si fa framing in assoluto, innanzittutto.
I punti principali sono due:

  • quanto può (o deve) essere duro o morbito il framing
  • chi ha l’autorità di fare framing (e, nello specifico, a chi è demandata l’autorità di chiudere una scena).

Per il punto 1: in realtà a me è capitato di giocare intere sessioni molto vicine al concetto di “piano sequenza” cinematografico.
Alla fine, se spezzetti in parti sempre più piccole le scene, ottieni una cosa molto simile.
Esempio (preso da una sessione di mille anni fa a D&D scatola rossa):

GM: Finalmente siete usciti dal DungeonDellaMorte™. E’ mattina e siete stanchi. Vi aspetta mezza giornata di cammino per tornare in città. Qualcuno fa qualcosa di particolare prima della partenza?
Chierico: sì, io prego il mio dio
Guerriero: io guardo se trovo qualche animale da mangiare
Mago: io analizzo il bottino che abbiamo ottenuto
[Risolte queste azioni]
GM: Ok, adesso siete pronti per partire. Fate qualcosa di particolare durante il viaggio oppure saltiamo direttamente all’arrivo in città?
Giocatori: durante il viaggio vogliamo vedere se troviamo bacche magiche.
GM: Vi allontanate dall’ingresso del DungeonDellaMorte™ e vi incamminate nel sentiero della foresta; il terreno sotto i vostri piedi è bagnato: deve aver piovuto di recente. Dopo qualche metro vi accorgete che tra le fronde c’è qualcosa che si muove.
[Risolta la situazione]
GM: ora che avete sconfitto il LupoCattivo™, proseguite lungo il sentiero e arrivate a un incrocio. Il cartello che indica la via a sinistra è rotto; quello che indica la via a destra dice Cava del Piacere.
Giocatori: beh, allunghiamo la strada, andiamo verso la cava.
GM: fate qualcosa durante il viaggio o saltiamo direttamente là?
Giocatori: no, durante il viaggio vorremmo ancora cercare le bacche magiche che non abbiamo trovato.

E così via.
Ci sono delle scene? Sì. Ma sono talmente granulari che si avvicinano a un flusso continuo e a un piano sequenza (che come discutevamo in privato ieri io e @ranocchio spesso sono composti da scene montate ad arte per dare l’illusione che non ci sia stacco - anche se alcuni sono stati davvero girati in un’unica sequenza).

Nel tuo esempio:

Secondo me la risposta è dipende quando parli di AW / DW.
E’ chiaro che l’apertura nel 99% dei casi spetta al GM, ma se lo fa delegando la scelta ai giocatori (come nel mio esempio), il compito del GM diventa quello di aprire le scene (o micro-scene) seguendo l’input dei giocatori.
Vogliono giocare il viaggio nella foresta per fare cose? Ok, tu GM apri la scena, ma di fatto l’hanno chiamata loro.

Ti giro la domanda, per capire invece tu cosa faresti.
Nel mio esempio - sorvolando sulla possibilità di “non faccio proprio la domanda e sticazzi” che non è il punto che voglio sollevare, ovviamente - se alla domanda “fate qualcosa prima di partire oppure saltiamo in città direttamente” i giocatori ti rispondessero “sì, vogliamo procedere guardinghi nella foresta, cacciando cervi”, cosa faresti?

  • Ok, avete trovato 3 cervi, e adesso siete in città
  • No, dai, non mi pare interessante come scena, andiamo in città direttamente
  • Ok: “siete nella foresta che camminate da qualche minuto”

La prima possibilità è simile a quella che suggeriva ranocchio nell’altro thread.

La seconda a me sembra un po’ contro i principi del GM.

La terza: è vero, stai aprendo tu la scena, ma di fatto l’hanno chiesta (chiamata) i giocatori; stabilendone non solo lo scopo, ma anche inventando proprio il framing e la contestualizzazione.
Manca solo il fatto che siano loro a dire “siamo nella foresta da qualche minuto…”, ma tutto il resto delle attività che prevede l’autorità di apertura di una scena l’hanno fatta loro.
No?

Edit: mi era sfuggita una H. La mia maestra delle elementari si sta girando nella tomba (o forse è ancora viva. Boh)

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Fai post troppo lunghi.

Ho capito quale è il focus del thread. Ma se è solo “Baker ha detto…” bastava un link e si chiudeva il thread.

Ma l’impressione è che ci fosse anche qualcosa di implicito: “Baker ha risposto così e quindi…non esiste framing o non esistono scene”.

E questa cosa non solo si può discutere, ma è bene discuterla, è bene che qualcuno dica che il re è nudo, anche allo stesso Baker.

Anche perché, scusa se mi permetto, a me sembra che nonostante tutte le tue affermazioni, non stai capendo quello che ti stiamo dicendo in 2 o 3 da parecchi post (so di non essere chiaro e di scrivere un po’ ostico eh…).

Le cose che dici sul framing sembrano da un lato confondere, nel gioco concreto, il concetto di scena e quello di framing, i Principi che regolano il contenuto di gioco e le Autorità.

Continui a dire che uno può aprire e chiudere le scene in modo rigido, che le possono aprire e chiudere i Giocatori o il Master, citi il piano sequenza, il flusso … ma tutte queste cose sono procedure e tecniche.

Nessuna è normativa per il testo del manuale e per le intenzioni di Baker?

Certo ma non è assolutamente questo il punto, per il semplice fatto che normalmente è così, ci vuole una regola apposita come in Trollbabe per rendere un tipo di framing vincolante al tavolo.

Il Punto invece è che l’Autorità di fare, in un qualunque modo il framing, di (lo dico forse in modo più accettabile per te) fare il framing del flusso di gioco, della conversazione, dello spotlight, è necessaria.

Questa Autorità c’è sempre e consente a chi ce l’ha di scegliere il TIPO di framing.

Ma se non si vede e il regolamento del gioco dà l’impressione che in questo o quel caso non si sappia bene chi può dire o fare che cosa; se tu stesso magari a volte hai il dubbio su cosa hai la facoltà di fare e tocca accordarsi al tavolo sulla base del contenuto di gioco…allora possono nascere problemi.

E dicevo che magari al di là delle intenzioni dell’Autore, magari comunicate provocatoriamente in contesti promozionali e commerciali è il caso di capire quale è il modo in cui l’Autorità di framing, che sempre esiste, viene ripartita OGGETTIVAMENTE in AW , cosa che secondo me ha molto a che fare con le Mosse naturalmente.

Vedi. Cristoforo Colombo era convinto di essere finito nelle Indie ed era in America.

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In realtà sono lunghi perché metto molte citazioni delle cose a cui sto rispondendo. Se togli i quote dal precedente, è + breve dei tuoi :wink:

Probabilmente sarebbe andato così se non fossero arrivati N commenti portandolo OT. Questo thread era un commento nato nell’altro ma per richiesta dei moderatori l’ho scorporato per evitare di deviare troppo la discussione.
Visto che avevo fatto un lavoro di ricerca interessante (secondo me), mi spiaceva buttarlo e basta.

No, la parte esplicita (perché di implicito non c’era nulla) è “quindi andare in giro a dire che AW va giocato in un modo specifico è sbagliato: ognuno di noi lo gioca in maniera soggettiva, su questo aspetto. Ed è by design”.

Normalmente è così… non mi è chiaro come concetto. Cosa vuol dire? Non credo esista un “libro mastro” delle regole generiche di un gioco di ruolo da cui attingere e poi, se vuoi una cosa diversa, allora la devi specificare.
Credo che ogni gioco faccia storia a sé. Ha le sue regole, le sue procedure, il suo sistema.

Sono d’accordo.

Non è esposta esplicitamente nel regolamento perché - per scelta dell’autore - è delegata alle scelte del tavolo. Perché non è importante, nel caso di AW.

Boh io su queste tue affermazioni provocatorie mi perdo sempre un po’ e non so mica se vale la pena stare a discuterle, sai?
E’ chiaro che a te, quello che dice Baker o come lo dice o quando lo dice, non piace.
Ma non è che mi interessi particolarmente fare il paladino di Baker, eh. Pure sticazzi, secondo me. Però stai mettendo in bocca a lui (come a volte hai fatto con me) cose che non ha affermato e che sono tue deduzioni.
Leggittime finché vuoi, ma soggettive.

Mi tocca riportarti un esempio che ho fatto ieri, così forse riesco a chiarirti che stiamo girando attorno e che tu continui a sostenere cose che io non ho mai negato né contestato. Semplicemente ho sostenuto (portando dei riferimenti diretti) che non sono cose dette dall’autore del gioco.

  • Persona1: questo libro non svela l’identità dell’assassino, anche se tutti dicono di sì.
  • Persona2: beh, che ci sia scritto o meno, l’assassino deve pur avere un’identità.
  • Persona1: sì, ma non è quello il punto. Dire che nel libro viene svelata l’identità mi pare un’affermazione falsa: l’autore lascia in sospeso il tutto, in modo che ognuno deduca chi secondo lui era l’assassino.
  • Persona2: sì, ma l’identità c’è comunque; e visto che in altri casi l’assassino è il maggiordomo, secondo me anche qui lo è.
  • Persona1: è una deduzione probabile - anche io la penso così - però l’autore non lo definisce. E, anzi, interpellato direttamente ha detto che “non è importante, perché non è quello il punto focale del libro”.
  • Persona2: eh però c’è, perché ci deve essere comunque altrimenti non avrebbe senso. Tizio lo dice, Caio lo dice, e io lo dico. Quindi o mi fai un esempio di un libro in cui l’assassino non ha identità oppure non discutiamo più.
  • Persona1: …
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Santa pazienza. Arrivo al punto.

Le Mosse sono tutto quello che ha oggettivamente il sistema e l’Autorità di fare il framing e quindi decidere il tipo di framing dipende dalla Mossa.
Senza Mosse specifiche è il Master che fa una Mosaa e quindi di base gestisce il framing.
Punto.
Non è difficile.
Baker può dire quello che vuole sulle Autorità.
Ma se il master ritiene che un punto di gioco del flusso della conversazione sia fiacco…può tagliare e reinquadrare.

Il Punto è perché . in base a cosa lo fa?

Se la risposta è il contenuto di gioco allora troverai da dire sul contenuto stesso in base ai principi.

Se invece è chiaro che si tratta di una normale Autorità come in qualunque altro gioco allora lo fa a sua discrezione per seguire tematicamente i fronti.

Ecxo perché il tuo esempio di gioco concreto sulla caverna del Collezionista per me non ha senso e non lo capisco

La cosa dell’assassino sono stupido e non la capisco

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Ecco perché il tuo esempio di gioco concreto sulla caverna del Collezionista per me non ha senso e non lo capisco

Spiego meglio.
Dal mio punto di vista è come se tu mi stessi chiedendo di giudicare il tuo contenuto estetico di gioco.
Come se mi stessi chiedendo “e poi all’improvviso gli ho fatto volare addosso il Conte Vampiro perché avevano abbassato la guardia proprio all’ombra della Fortezza Nera” … 2 si sono un po’ lamentati perché insomma…volevano forse avere il tempodi fare altro… ho fatto bene?"

La mia risposta è non lo so non ero al tuo tavolo, l’Autorità era la tua e potevi certamente farlo, non so quanto sia stato BELLO E OPPORTUNO.

Poi se tu continui a dire che casi come questo per te sono pain in the ass (vedi che ti seguo e leggo attentamente? ^^) a me viene il dubbio che forse non ti trovi bene con qualche ingranaggio di base del gioco e che ad esempio non sei sicuro del fatto che in quel momento hai un’Autorità che ti consente un giudizio estetico sulla fiction, perché pensi o che non esista, o che sia condivisa o che dipenda interamente dai principi.

E questo dal mio punto di vista sarebbe un problema di regole, di sistema ed è questo che posso commentare.

Non commenterò mai il tuo contributo estetico alla fiction, non sono nessuno per farlo e cmq si tratterebbe di giudizi del tutto soggettivi.

Poi quando proponi addirittura di inserire una Mossa per il fine scena (hackando il sistema quando per me non se ne vede il motivo), tra l’altro con un tipo di innesco che fa riferimento direttamente al “metagame” e all’espressione dell’Autorità di framing, inizio a convincermi che si, forse qualcosa del framing e della sua ripartizione non è, nel concreto, chiaro.

Poi penso al fatto che come ulteriore rimedio proponi di mandare ninja o inventare improvvisando contenuto di gioco, lo unisco a ciò che hai sostenuto sulla continuità intuitiva.

E mi confermo l’idea che qualcosa del meccanismo di Autorità di framing di AW non è chiaro quando applicato al gioco concreto.

Ecco spiegato il mio iter di pensiero.

Però se dici che sono andato per lucciole bon, meglio così.

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Moreno (che non conosco)

ed ecco perchè il mondo dei gdr va a ramengo

(:P)

“ehi, nel tuo gioco secondo me bisogna giocare così anche se tu mi stai dicendo esplicitamente che bisogna giocare cosà

è esattamente grazie a questo che heroquest è diventato un gioco cult di the forge

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Un messaggio è stato unito ad un Argomento esistente: Il culto di Heroquest

Ma il GM ha dei principi da seguire. E tra quelli non c’è nessun principio sul “il flusso della conversazione è fiacco secondo me”. Al massimo hai principi come “rendere interessante la vita dei personaggi”.
Qual è il parametro che devi tenere conto, per applicare questo principio, secondo te?
Quello che tu GM ritieni interessante? Quello che i giocatori ti hanno detto che ritengono interessante? Quello che è stato concordato che viene considerato interessante durante la sessione 0?
Non c’è una risposta esatta a queste domande. Ci sono solo risposte soggettive, che ogni tavolo si da in base a N parametri soggettivi, perché il regolamento, in questo caso, lascia dei bianchi (volutamente).

Non hai risposto alla mia domanda precendente, ma hai ribadito questo concetto di “normale autorità come in qualunque altro gioco”.
Continuo a non ritenere che esista un “regolamento universale” di regole base che se non specificato diversamente vanno applicate. Ma, se esiste, lo leggo volentieri eh.

Perché quello che stai dicendo - per lo meno, quello che ho capito, correggimi se sbaglio - è:

  • Nei giochi di ruolo si gioca così
  • Se un designer vuole che si giochi in maniera diversa al suo gioco, allora lo deve specificare. Altrimenti vale il punto sopra

Però, per me, questo approccio non ha senso. Anche perché, appunto, mi manca il passaggio in cui c’è questo manuale di “usi e costumi generico” che tutti dovrebbero applicare.
Nello specifico, contesto abbastanza l’affermazione “come in qualunque altro gioco”.

Esatto. Perché se leggo il manuale, non c’è da nessuna parte la regola che stai dicendo esserci, per cui ho fatto quello che fanno tutti: ho applicato la soluzione che il mio tavolo riteneva più corretta, per la distribuzione di questa autorità.
Il che mi ha portato a giocare con un framing abbastanza netto delle scene, ma con un approccio morbido nei confronti dei giocatori (chiedendo loro “se vogliono passare a quella successiva o no”).

Scrivere una mossa personalizzata non è “hackare” il gioco. E’ previsto nel regolamento stesso quello di scrivere mosse personalizzate in base a situazione, NPC, scene, oggetti, ecc.

Non mi leggi abbastanza attentamente, allora :smiley: Io ho detto tutto il contrario. Ho detto che è stata la possibilità che ho scartato a priori.

Certo che non è chiaro. E’ by design. Oh, davvero, non so che farci eh :smiley: Non ho scritto io AW. Posso pure essere d’accordo con te che chiarirlo sarebbe stato meglio. O che possiamo dedurre che debba essere in un certo modo altrimenti si gioca male.
Ma sono deduzioni mie e tue, e per questo soggettive.

La conversazione è migliorata dopo gli scambi che abbiamo avuto in privato, ma scrivete ancora troppo e troppo in fretta.

Avviso: Limito questo thread a un messaggio al giorno, per utente. Sono compresi quelli che avete già pubblicato. Ulteriori messaggi, e messaggi che rispondono a tali messaggi, verranno cestinati.

L’obiettivo è invitare altri utenti a intervenire, e al contempo invitare voi a riflettere più su quello che scrivete.

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Chiedo una chiarifica (@Matteo_Sciutteri rispondi pure brevemente, non conta ai fini del limite).

Non mi è ancora chiaro quale sia l’argomento. Vuoi affermare che Baker non ha previsto la distribuzione dell’autorità del manuale di AW? Perché questo pare ovvio a tutti. Hai fatto una buona ricerca.

Mi pare che la discussione sia degenerata nel determinare se tale scelta sia giusta o sbagliata, che è un altro paio di maniche e non sono sicuro sia una discussione costruttiva.

Mi chiarisci, da OP, di cosa ti interessa parlare in questo argomento?
Mi chiarisci anche di cosa non ti interessa parlare in questo argomento?

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Mi auto-cito, perché l’ho già scritto parecchie volte nelle mie risposte:

Aggiungendo, per chiarezza: quindi lo scopo del thread è quello di sottolineare come andare in giro a dire che “AW bisogna giocarlo così o cosà” significa andare a dire delle cose soggettive - che sono consiglio sicuramente validissimi ma tali rimangono e spacciarli per verità assoluta mi pare fuorviante.

Non sono particolarmente interessato a discutere di diatribe tra persone che non sono presenti nel forum e che hanno discusso tra di loro per X motivi che non mi riguardano (né riguardano il tema del thread). O stabilire se Baker abbia o meno detto certe cose per tornaconto o per incapacità di scrittura delle regole del… suo gioco.

Può essere utile, se fatto in maniera costruttiva, discutere di come in maniera soggettiva interpretiamo i vuoti lasciati da Baker, questo sì.

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Va bene: mi pare che siamo tutti d’accordo su quello che hai detto. A me non sembra che alcunchì in questo thread o in questo forum abbia affermato che “AW bisogna giocarlo così o cosà”.

In secondo luogo, in base all’argomento, questo non mi sembra un thread di gioco concreto. Stiamo parlando di “come A ha scritto B”, e non di effettivamente giocare a B. Detto questo, lo lascio qui per adesso, ma mi riservo il diritto di spostarlo in Chiacchere a tema una volta che mi sono riletto il tutto.

Avviso: Per par condicio, sollevo il limite anche per chiunque voglia commentare sulla scelta dell’argomento (sempre brevemente in un solo messaggio). Se volete continuare la discussione, scrivete domani.

Se volete parlare di altro oltre a ciò che è stato descritto dall’OP, aprite un altro thread.

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