Attento @AndreaParducci che secondo me confondi alcune cose che magari hanno forma simile fra PbtA e Tradizionali, ma che nella pratica dei fatti funzionano molto diversamente.
Il fatto che un personaggio o luogo o gruppo sia un fronte vuol solo dire che il GM ha più info appuntate e organizzate… ma non significa in alcun modo che poi al tavolo quel personaggio/gruppo/luogo sia più difficile da avere a che fare!
E il tuo esempio del drago calza perfettamente …
Nei PbtA la “difficoltà” non significa spendere più turni per sconfiggere, o fare tiri più difficili.
Nei PbtA la difficoltà si esprime in fiction: il drago la scaglie così e cosà, che fate?
Se gli date spadate a casaccio con le vostre normali lame, non si attiva HnS.
Vero.
Ma se avete idee diverse, se tentate un approccio alternativo, se… qualsiasi cosa… si attiveranno mosse diverse… e da lì la mossa è la mossa.
Se questo significa che un intero fronte viene risolto con una singola scena, allora così è, punto.
Vale per il drago.
Vale per il re.
Vale per tutto.
I fronti non hanno valore.
I fronti sono banali appunti organizzati per essere più comodi da usare nello schema di gioco di DW.
Fine.
La storia non è quella che vi aspettate, ma quella che emerge dalle vostre scelte, descrizioni e, conseguentemente, mosse.
Se in 5 minuti spacciate il drago, che succede dopo? Come cambia il mondo ora che il drago non c’è? E ora che siete famosi (lo siete?) e ricchi (lo siete?) per averlo ucciso?
Che succede poi?
Oh… io qua mi limito a cercare di chiarire un punto. Non giudico
Provo a separare quanto il gioco per come scritto implementa al tavolo, da quelle che sono le vostre idee su come vorreste che DW invece funzionasse.
(non a caso il post di apertura è una lamentela/timore su come le meccaniche di DW potrebbero portare il gioco in una direzione che a @Red_Dragon non convince)
Trovo che confondere le une con le altre crei confusione e danni … ma a parte questo, le vostre personali reinterpretazioni del gioco sono validissime e legittime