[itch.io] Prezzi non congrui

Non lo conosco, ma

This game is currently in early access . While it is in early access it has a discounted price.

10$ PDF

:thinking:

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Sì, non dico niente se no mi incazzo…

P.S. Anzi, adesso gli scateno contro il Commissario Rex.

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Eh, tra l’altro chissa che intendo per early access su un pdf che ti danno. Mi daranno update, nel caso? Mi daranno materiale extra?
Boh.

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L’avrà playtestato almeno una volta? :thinking:

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Sì, nell’ambito dei giochi da tavolo si usa per dire che ti becchi gli aggiornamenti e il gioco pubblicato. Per ora sei in “accesso anticipato” nel senso che puoi leggere e scaricare l’alfa o la beta.

Boh, impostato così sembra come l’early access dei videogiochi. Ma di solito si fa un minimo di presentazione degli step successivi, una roadmap. E, spesso, hai meccaniche complete (al netto di fix o miglioramenti) e sono i contenuti a mancare.
Qui boh O_o. Mi sembra un po’ buttata lì la cosa. Tra l’altro: quanto costerà di più, usciti dall’ea?

Non me ne intendo così tanto di pubblicazione di videogiochi, e mi fido su tutta quella parte. Ti dico che spesso vedo progetti così, un po’ incerti. Penso che derivi dal fatto di essere autori-editori scaccioni. :smiley:

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probabilmente non aiuta neppure itch.io.
Steam, per esempio, ti obbliga a pubblicare certe cose, seguendo una struttura di informazioni da fornire, se pubblichi in ea.

Vabbè.
Cmq, mi sa che faccio da cavia per tutti e lo compro.

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Itch.io ti aiuta molto a gestire strumenti per pubblicare un gioco e farlo bene, ma la disciplina devi comunque mettercela tu. Non conosco la struttura di pubblicazione dell’accesso anticipato su Steam, ma se davvero aiuta a essere più precisi mi piacerebbe che la implementasse anche itch.io.

Aggiungo che sono ormai parecchi mesi che con @antonioamato abbiamo notato la tendenza, a nostro avviso non etica, a pubblicare giochi senza playtest a prezzi palesemente irragionevoli. Ne abbiamo anche parlato in una puntata del mio podcast, sebbene solo in maniera marginale:

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Ma il soggetto sarebbe?

L’argomento è stato separato da questo thread, di solito trovi il link all’argomento da cui è stato separato subito sotto al primo post.

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E’ una cosa che ho notato anch’io. Ammetto di non sfogliare tutti gli store possibili e immaginabili, ma ho la marcata impressione che sia un fenomeno più frequente su itch.io che non altrove. Non riesco, onestamente, a trovare un perché: non mi pare che sia più facile pubblicare su itch.io che non, che so, su DriveThru (ok, DriveThru è brutto forte, ma ci vogliono 5 minuti a pubblicare).

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È una questione di comunità. La nuova comunità di game designer indipendenti hippie che si è riunita su itch.io non considera più importante playtestare i giochi. Considera importante gettare lì ispirazioni che verranno prese e comprate in quanto tali. Non compri più giochi, compri una tavolozza sporca di colori di game design.

P.S. Preciso che io mi considero un game designer indipendente e, comunque, non potrei essere più lontano da quella cultura.

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Da questo punto di vista, allora itch.io aiuta nel senso che permette anche di creare community, non solo di pubblicare.

Questo riflette, sotto molti punti di vista, quello che fa la comunità OSR praticamente dagli inizi e che, secondo me, ha raggiunto l’apice nella GLOGosfera. Però è normale mettere le mani avanti, quando un prodotto è incompleto o non testato. Riprendo dal GLOG “Many Rats on a Stick Edition”, perché ce l’ho aperto qua di fianco. Il terzo e il quarto paragrafo del PDF recitano:

This PDF assumes you know what an RPG is, what dice are, and the basics of OSR games, and how to adjudicate rules on the fly. Rather than a complete system, this hack is designed to allow experience GMs to run games for experienced players.

In short, there are bits missing. Read another, much more complete OSR system, then fill in the missing bits.

Cosa che trovo molto più corretta: ti sto lasciando una tavolozza sporca, ma te lo sto dicendo da subito (e comunque è gratis).

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Per gli ignorante, che cos’è la “GLOGosfera”?

L’argomento mi sta così tanto a cuore che in diverse occasioni ho commentato i giochi che ritenevo ricadessero in quella categoria per chiedere esplicitamente agli autori per quale motivo il prezzo fosse così alto, dato che per loro stessa ammissione il gioco era una beta.

Ultimamente ho anche pensato che potrebbe essere utile un canale pubblico che in qualche modo segnali queste anomalie, per sensibilizzare i giocatori e scoraggiare questi comportamenti da parte dei designer.

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Cioè, ti metti a fare il Commissario Rex, la polizia del gioco di ruolo! :joy:

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In qualche modo DTRPG mi dà la sensazione di essere un negozio, un esercizio commetciale, una cosa “seria”. Non mi sentirei a mio agio a pubblicare a pagamento qualcosa che non sia almeno mezzo decente e testato.

Itch invece mi dà la sensazione di essere tipo un blog, o una community di giocatori, una cosa rilassata e amatoriale, “non seria”. Per questo secondo me si trovano cose che invece di finire nel cassetto, finiscono in questa sorta di “cassetto pubblico” di idee mezze sviluppate… che è un peccato buttare nel dimenticatoio.
Solo che poi, per varie ragioni, ci metti un prezzo sopra:

  • per la magia della Montagna del Sapone, che ti fa credere le tue idee (grezze e non rifinite) abbiano chissà quale valore
  • per la tendenza a scimmiottare quello che vedi fare agli altri, senza notare le “sottili” differenze (tu hai fatto un buon lavoro di testing e revisione, io no, ma siamo “amatoriali uguale” e se tu vendi allora vendo pure io)
  • altro?
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A un certo punto, uno dei blogger più influenti della scena (Arnold K) ha rilasciato un regolamento abbozzato, incompleto e dichiaratamente monco (GLOG, per l’appunto). Un sacco di gente della community ci si è avventata sopra tipo ratti famelici e ha cominciato a hackarlo, completarlo, mutilarlo e farci cose improbabili. Tutta questa massa di gente che crea e si scambia contenuti per GLOG è diventata la GLOGosfera perché i contenuti sono accomunati da una certa (in)compatibilità tra loro e dal fatto che si basano su un sistema descritto a grandi linee, ma poi ognuno se lo sistema come vuole.

Praticamente è un enorme esercizio di game design collettivo.

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Ma sta roba è a pagamento o pubblicata gratis sui vari blog degli appassionati?