Perché ritengo che i 1page game siano l'evoluzione perfetta dei giochi di ruolo

E’ ampio, ma rapidamente accantonabile. Ho giocato per anni a The Resistance, ma di fatto non ti serve praticamente a nulla preoccuparti dei personaggi o delle armi o delle loro motivazioni, perché è Mastermind a più di due giocatori (fight me). Gran bel gioco, per carità, ma il “mondo di gioco” è talmente ininfluente che puoi refluffarlo su quello che ti pare quando vuoi. Oltre alla versione ufficiale arturiana io ho giocato e visto giocare (sempre con la stessa scatola):

  • la versione Lupus in Fabula (contadini che danno la caccia al lupo, ma alcuni di loro sono lupi)
  • la versione WWII (partigiani vs nazisti, ammetto che questa è particolarmente scontata)
  • la versione “Muro di Berlino” (gente che vuole scappare vs KGB)
  • la versione “Guerra Fredda” (CIA vs KGB, cambiando chi fossero i cattivi un paio di volte)
  • la versione “al contrario” (i giocatori sono agenti del regime, ma alcuni di loro sono sabotatori della resistenza)

E questo in realtà vale per tutti i boardgame, perché, per definizione, lo spazio condiviso è secondario rispetto al resto delle meccaniche.

Allo stesso modo nei videogiochi, le dinamiche non sono direttamente prescritte dal programma (certo, prova a cambiare le regole di respawn e guarda come cambiano i combattimenti tra giocatori), ma sono comunque mediate da uno strato automatico. Ti faccio un esempio sciocco: se il gioco fosse multigiocatore ma non avesse un sistema di chat, le dinamiche di comunicazione sarebbero estremamente diverse (un server vocale esterno? un sistema di comunicazione con oggetti lasciati nel mondo?).

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Il Gioco di Ruolo è un’entità talmente vasta che semplicemente io credo ci sia spazio per ogni sfaccettatura. Dai giochi 1page a i mattoni di 300 pagine.

Può essere che per quanto riguarda i mattoni qualcosa possa essere scritto meglio, riducendo lo spessore fisico ma non quello ludico? Certo.
Può essere che si riesca a compattarli fino ad una ventina di pagine e renderli più accessibili a tutti (o a te, visto se sembri struggere verso quella direzione)? No, non credo. Ne modifichi l’esperienza, quindi non stai più giocando quel gioco.

Questo vale anche coi videogiochi, o con i GdTavolo.
Tanto per buttarla lì, 8 Minuti per un Impero / 7Wonders / Twilight Imperium.
Oppure R-Type / Ace Combat / Flight Simulator.

Non riesci ad ottenere la stessa esperienza di gioco, tirando via. Se da AW DW o BitD cominci a togliere via elementi, ad esempio i libretti, trasformandoli in un singolo libretto Eroe generico, oppure le mosse dei *World, tenendo un generico Sfidare il Pericolo, oppure elimini tutti i tag meccanici e narrativi dell’equip e dei nemici, il gioco è ancora giocabile. Godibile, sicuramente. Ma non è più lo stesso gioco. E non è un gioco che avrei giocato per più di un paio di serate.

Casualmente, quei giochi, così come molti altri di quella categoria, rappresentano esattamente quello che io Andrea cerco come esperienza standard nei Giochi di Ruolo. Esattamente quel livello di complessità, di crunch meccanico, di elementi presi in considerazione (legami, equip, status, banda, baratto, ecc.)
Se fossero molti meno andrebbe bene per un filler di qualche serata, se fossero molti di più, andrebbero a creare un tipo di esperienza che non mi interessa, ma che sono sicuro sia esattamente il tipo di giocata che altri vorrebbero fare.

Ma se vuoi uno spazio condiviso di qualità, ti tocca tornare sui mattoni di 300 pagine, comprando Uprising! :grin:

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