[Zombie World] Perplessità iniziali

Ho giocato la mia prima one-shot di Zombie World come GM e ne sono uscito con alcune perplessità. Devo ammettere che in realtà ci siamo divertiti moltissimo, i giocatori erano entusiasti e non vedono l’ora di rifarlo, io personalmente non ridevo così tanto con un gdr da anni, complice anche il fatto di aver ambientato la giocata a Roma e l’enclave nell’ospedale dell’isola Tiberina (la commedia era inevitabile, a partire dalla traduzione dei nomi originali dei png americani).

Dopo questa necessaria premessa devo però dire che come GM mi sono sentito decisamente poco supportato dal gioco, soprattutto se faccio un confronto con l’unico altro pbta che abbia mai masterizzato: sagas of the icelanders.

Provo a fare un confronto tra i due solo per chiarire quello che ho sentito giocando. In Sagas, la creazione dei pg, soprattutto delle relazioni tra i pg, e le mosse specifiche dei libretti, mi hanno messo nella condizione miracolosa - per un master pigro, abituato a giochi più tradizionali - di non dover “pensare a nulla”. Inizialmente avevo l’ansia di dover scrivere chissà quali fronti per supportare la narrazione e invece, di sessione in sessione, mi sono ritrovato ad accantonare quello che avevo preparato in favore di quello che “naturalmente” veniva portato in gioco dai personaggi, dalle loro relazioni e dalle loro mosse (quello delle mosse è un punto secondo me importante).

Zombie World ha tra i suoi punti di forza la rapidità di creazione dei pg e del mondo di gioco - diametralmente opposto alla prima sessione di Sagas ad esempio - rapidità, dicevo, che ti permette di intavolare una partita e di iniziare a giocare in tempi record. Questo è un fattore assolutamente positivo, ma ha un rovescio della medaglia evidente: i personaggi sono abbozzati (nonostante la meccanica di passato/presente/trauma che in realtà gira anche piuttosto bene, meno per il trauma che ha un attivatore confuso), l’enclave avrebbe bisogno di essere definita meglio, ma in una one-shot è veramente difficile farlo, e i nodi drammaturgici che dovrebbero far progredire la storia non riescono ad emergere.

Non ci sono libretti dei pg, quindi non ci sono mosse tematiche legate ai pg, le mosse base sono abbastanza generiche (più interessanti le mosse zombie, ma è un gioco che spinge in teoria verso le frizioni tra “viventi”, almeno sulla carta) e non ci sono mosse del GM, solo delle indicazioni piuttosto generiche.

Tutto questo mi ha portato in diversi momenti a dover essere il motore della storia, improvvisando continuamente nuove “tensioni”, invece di assecondare i movimenti dei pg, questo anche perché i giocatori erano un po’ privi di motivazioni, cosa che li portava ad aspettarsi passivamente delle sfide da parte mia (erano praticamente gli stessi giocatori di Sagas che in 7/8 sessioni non mi avevano lasciato respirare, vanificando completamente i mie fronti, con profonda gioia del sottoscritto).

Ora, sarà sicuramente la mia minuscola esperienza nei pbta, oppure il fatto che avessimo scelto di giocarlo in modalità one-shot (forse in modalità campagna, senza la fretta e con una prima sessione ragionata, questi problemi si risolvono da soli), ma vorrei avere l’opinione di qualcuno che l’ha provato per chiarirmi alcune cose e provare a capire se e dove ho sbagliato.

Come dicevo all’inizio è stato un gioco che ci ha divertito da matti, ma ho faticato parecchio e ho sentito spesso la sensazione di dovermi caricare il gioco sulle spalle, vista l’assenza di strumenti di supporto.

Un dettaglio che credo sia esplicativo: alla fine della sessione di zombie world un giocatore mi ha fatto i complimenti per come l’avevo gestita. Quando abbiamo giocato a Sagas gli stessi giocatori si erano complimentati invece con il gioco, per come li aveva fatti divertire e resi protagonisti. Credo che la differenza sia essenziale.

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Grazie del post - è un gioco che mi interessa un sacco. Non l’ho comprato perché ormai gioco solo online (e di fatto dovrei creare un client apposta per giocarlo… troppo sbattimento). Ma leggendo le regole e guardando gli actual play della versione inglese ho percepito le cose che dici

Mi affascina molto come gioco perché secondo me è la direzione giusta per i prossimi PbtA - next gen (chiamiamoli così :D). Sono profondamente convinto che dovremo trovare un modo per semplificare questo hobby, eliminando i manuali da 200 e passa pagine, senza sacrificare, però, la qualità del gico (cosa che invece pare faccia un po’ Zombie World).

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