Langobardia Horribilis—Una lotta per la sopravvivenza nel Po

il 27 Gennaio e il 16 Marzo io, @ranocchio e @Alek abbiamo concluso una bishot a Langobardia Horribilis, il mio gioco del quale ho già avuto modo di parlare tempo fa sulla Locanda in svariate occasioni.

Materiali di gioco

Qui trovate tutte le Schede utilizzate durante la giocata.

Abbiamo giocato sul server Discord de La Locanda utilizzando un bot lanciadadi.

Caballicatio

Per Caballicatio si intende una missione di fede alla quale i Martiri hanno deciso di partecipare. Quella giocata in questa bishot era:

  • Obiettivo: tornare sani e salvi a Ravenna.

  • Perché: siamo nel bel mezzo dei territori oscuri.

  • Chi l’ha indetto: Dio stesso!

  • Da dove partiranno: nei pressi di Mantua.

Io giocavo Eutychius, uno studioso di sacre scritture ed Evangelizzatore Bizantino che voleva mostrare agli altri il valore della propria disciplina spirituale, ma che aveva timore delle situazioni che sono fuori dal suo controllo.

@Alek giocava invece Donatus, un soldato Votato a San Michele Arcangelo che voleva dimostrare il suo valore alla sua famiglia, ma teme di non essere abbastanza forte.

La Sessione in breve

Riepilogo

La prima Scena ha visto i due Martiri imprigionati in gabbie di legno appese su dei pali, il tutto all’interno di una chiesa diroccata e allagata nei pressi di Mantua (l’odierna Mantova). La loro precedente missione era stata un fallimento e i Discipuli Orci (i veneratori del demone nemico di dio, in questa ambientazione) li avevano imprigionati. Dopo essersi liberati e aver recuperato le loro cose grazie al cane di Donatus, i due Martiri si sono messi a cercare i loro commilitoni, inizialmente ignorando l’Obiettivo della Caballicatio.

Scoprono misteriosi segni di corruzione e strani residui organici, che li spingono a ritornare sui loro passi, muovendosi verso sud in direzione del Padus (il fiume Po).
Tramite dei Miracoli si fanno largo negli acquitrini pestilenziali e infestati di alghe carnivore, trovando un covo di orribili pesci antropomorfi e un colossale rospo demoniaco (L’Avversario di questa Caballicatio). Tuttavia, la Provvidenza ha portato Eutychios a trovare la Lanterna di San Giacomo, una reliquia preziosa in grado di illuminare la foschia tossica e sovrannaturale che circonda il nido delle creature.

Decisi a purifcare le acque dai mostri immondi, risalgono il fiume e trovano delle piante velenosissime, che voglio usare per uccidere i pesci. Questo però li costringe a raccoglierle e toccarle, e ne rimangono a loro volta avvelenati. La risalita del fiume è altrettanto pericolosa, perché vengono seguiti dalle creature oscure. La reliquia è persa e solo grazie a degli sforzi miracolosi (letteralmente!) i due Martiri riescono ad avvelenare le creature. Il rospo demoniaco, però, costringe Eutychios all’estremo sacrificio: Immolandosi lui si getta nella bocca del mostro, che muore insieme al Martire.

Donatus torna quindi a Ravenna sano e salvo, ma portando con sé i tormenti del suo viaggio

Tempo tra una Sessione e un’altra

Il tempo passato tra una Sessione e l’altra ha richiesto ovviamente un ripasso del punto della situazione che avevamo lasciato al termine della giocata precedente e su cosa era cambiato nel frattempo nel regolamento. Questo è stato aiutato dalla Scheda della Cronaca e degli appunti che avevamo preso in comune su una diapositiva di Google Presentazioni.

Come abbiamo giocato

Abbiamo seguito praticamente tutte le procedure del manuale, ad esclusione dell’Interludio perché riguardava la parte di gioco a lungo termine, che abbiamo deciso di non usare in quanto, su comune accordo, avevamo deciso di giocare una singola Caballicatio.

Come Facilitatore, ho utilizzato una tecnica con la quale sono molto a mio agio e che ritengo essere molto funzionale: Introdurre il gioco, spiegando solo le regole che servono in quel preciso momento, modo da poter permettere al Gruppo di imparare una nozione per volta in modo lineare. In questo specifico caso, @ranocchio e @Alek avevano comunque già dato una lettura del manuale in anticipo, quindi c’era già una base da cui partire.

Giocare da Giocatore

Come Giocatore, nella parte di Caballicatio vera e propria ho percepito un’incertezza nel giocare da parte del Gruppo che però ho sentito come fisiologica ad una partita con delle nuove regole, persone con il quale non si gioca spessissimo e soprattutto la necessità di avere una facilitazione. Già dalla seconda sessione, però, tutto filava molto più liscio e a parte pochi chiarimenti per capire cosa era stabilito in Narrativa e chi dovesse agire nelle Prove: pause che comunque ritengo fossero necessarie e fisiologiche al gioco.

Ho avuto la sensazione di aver un po’ monopolizzato a volte il tavolo, non saprei dire se era un’impressione falsata dalla mia necessità di dover facilitare. C’è da dire che a me piace molto giocare a Langobardia Horribilis (per ovvi motivi :smiley: ) e quindi tendo a essere molto più energico che in altre occasioni.

Facilitare il gioco da Giocatore

È stata molto importante e formativa la mia esperienza come facilitatore del mio gioco come Giocatore.

In tutte le situazioni dove ero io il Facilitatore, spesso e volentieri ricoprivo anche la figura del LM. Questo ovviamente limitava la prospettiva che avevo del gioco a quella che mi offriva questo ruolo. Solo in pochissime occasioni, tra cui questa, ho avuto modo di giocarlo come giocatore mentre Facilitavo il regolamento.

Giocare insieme ad un’altra persona che faceva da GM mi ha dato una grande consapevolezza, che mi ha portato ad aggiustare certe parti del testo in modo che spiegassero meglio come utilizzare le regole in modo efficace. E non parlo di “migliorare la meccanica”, parlo di mera struttura del testo per un fine pedagogico, senza cambiare la regola. In alcuni casi, invece, c’è stato un lieve cambio di meccaniche frutto proprio di questa esperienza per come è stata giocata, che ho riscontrato essere più adatta al gioco.

La cosa più bella che mi è capitata, però, è che ad un certo punto smetto di facilitare e comincio a giocare. Non capita spesso, e quando accade sono finalmente in grado di “godermi il viaggio” insieme al resto del Gruppo.

Conclusioni

Personalmente è stata una esperienza di gioco molto bella e coinvolgente come cosa principale, ma anche molto utile come “caso di studio” da cui trarre informazioni e spunti utili alla scrittura del regolamento.

Spero che @ranocchio e @Alek vogliano condividere un breve resoconto della loro esperienza.

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Non ho avuto questa impressione, certo stavo ancora familiarizzando con il gioco ed ero quindi forse più timido, ma per esempio l’idea di avvelenare gli uomini pesce è stata mia, così come forse quella di cercare i nostri compagni, non ricordo.

Mi sono divertito a giocare, ma mi sarebbe piaciuto affrontare una situazione meno simile a quella che si potrebbe trovare nel D&D più classico. Probabilmente questa sensazione di vivere un’avventura in cui il party si sposta affrontando i mostri ed il boss finale è data anche dal tipo di caballicatio scelta, una disperata lotta per la sopravvivenza in un luogo ostile.

Molto probabilmente altre partite, e partite sul lungo periodo esprimano maggiormente altri aspetti del gioco:

  • Un horror non solo corporale, ma anche psicologico e “discreto”
  • Umani corrotti e demoni intelligenti con cui l’interazione possa essere anche diversa dal volersi distruggere a vicenda
  • Una maggiore presenza delle regole della società longobarda
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